"Hei ma che ha il gatto? Entra ed esce di continuo dalla betoniera!"
"Non so. Non è che magari è un po' stitico? Stasera aggiunerò dell'olio d'oliva alla pappa..."
"Hum... direi di no... per averla fatta, l'ha fatta."
E così è andata avanti per tutto il fine settimana, con la pantera che entrava ed usciva dalla sabbietta senza pace, a depositare qualche goccia di pipì, a tornare verso il divano, per poi ripensarci su e fare dietrofront nella betoniera.
E' subito sorto il sospetto di una cistite, così martedì Tesla ed io siamo andati dal veterinario. Già memore delle precedenti visite, ero preparata al peggio. Ma ogni volta è comunque impressionante.
Depositata la gabbietta sul tavolo del medico, Tesla ha cominciato subito a mettere in chiaro la situazione: quel posto non gli piaceva ed intendeva vendere cara la pelle. Quindi sono cominciati i brontolii che ben presto sono diventati dei ringhi.
Vista la mole ed l'evidente pericolosità del gatto, il veterinario ha preparato un sedativo e lo ha iniettato velocemente cercando di riportarsi via tutte le falangi.
"Ok, ora aspettiamo 10 minuti.
Passati 10 minuti...
"E' addormentato?"
"Hem... no... veramente è solo seduto... e continua a ringhiarmi contro..."
Seconda iniezione di sedativo.
Dopo altri 10 minuti fnalmente siamo riusciti ad estrarre Tesla dal trasportino. Per limitare i danni all nostre estremità il veterinario gli ha tagliato le unghie, con la sottoscritta che quasi abbracciava il gatto nel tentativo di tenerlo fermo (ebbene sì, era ancora sveglio!).
"Ma che strano nome Tesla... mi ricorda qualcosa..."
"Era uno scienziato serbo del '900. Ed è l'unità di misura dell'induzione magnetica."
"Ah..."
Vista l'impossibilità di eseguire serenamente un prelievo del sangue, allora si è proceduto ad una vera e propria "vestizione" della pantera: museruola e sacca contenitiva da cui spuntavano solo la testa e la zampa anteriore sinistra.
Rasatura, ricerca della vena, inserimento dell'ago, prelievo del sangue... Tutto tra mugolii e ringhi che nulla lasciavano all'immaginazione. Ma i prelievo non è andato a buon fine perché il gatto riusciva ugualmente a divincolarsi. Allorché il veterinario mi guarda...
"Signora, oltre al sangue dovrei prelevare anche l'urina con un catetere..."
"Dottore, faccia Lei come meglio crede."
Così quella bestia di un bestione si è beccato l'anestesia. Mi rendo conto che si è trattato di una soluzione estrema, ma non c'era proprio altro modo per verificare le sue condizioni di salute ed eseguire i prelievi.
Oggi sono andata a ritirare l'esito degli esami: si tratta di FIC, o cistite idiopatica felina. Si tratta di un processo infiammatorio delle basse vie urinarie del gatto che insorge quando l'animale subisce uno stress od uno shock emotivo. Solitamente si risolve da solo ed infatti da ieri il comportamento di Tesla è tornato normale.
"Sa dottore, temevo che il problema fosse dovuo all'età. Ormai il gatto ha 10 anni."
"Ma è giovane! Pensi che ho pazienti di 24 anni d'età..."
Viva Tesla! Lunga vita a Tesla!
"Non so. Non è che magari è un po' stitico? Stasera aggiunerò dell'olio d'oliva alla pappa..."
"Hum... direi di no... per averla fatta, l'ha fatta."
E così è andata avanti per tutto il fine settimana, con la pantera che entrava ed usciva dalla sabbietta senza pace, a depositare qualche goccia di pipì, a tornare verso il divano, per poi ripensarci su e fare dietrofront nella betoniera.
E' subito sorto il sospetto di una cistite, così martedì Tesla ed io siamo andati dal veterinario. Già memore delle precedenti visite, ero preparata al peggio. Ma ogni volta è comunque impressionante.
Depositata la gabbietta sul tavolo del medico, Tesla ha cominciato subito a mettere in chiaro la situazione: quel posto non gli piaceva ed intendeva vendere cara la pelle. Quindi sono cominciati i brontolii che ben presto sono diventati dei ringhi.
Vista la mole ed l'evidente pericolosità del gatto, il veterinario ha preparato un sedativo e lo ha iniettato velocemente cercando di riportarsi via tutte le falangi.
"Ok, ora aspettiamo 10 minuti.
Passati 10 minuti...
"E' addormentato?"
"Hem... no... veramente è solo seduto... e continua a ringhiarmi contro..."
Seconda iniezione di sedativo.
Dopo altri 10 minuti fnalmente siamo riusciti ad estrarre Tesla dal trasportino. Per limitare i danni all nostre estremità il veterinario gli ha tagliato le unghie, con la sottoscritta che quasi abbracciava il gatto nel tentativo di tenerlo fermo (ebbene sì, era ancora sveglio!).
"Ma che strano nome Tesla... mi ricorda qualcosa..."
"Era uno scienziato serbo del '900. Ed è l'unità di misura dell'induzione magnetica."
"Ah..."
Vista l'impossibilità di eseguire serenamente un prelievo del sangue, allora si è proceduto ad una vera e propria "vestizione" della pantera: museruola e sacca contenitiva da cui spuntavano solo la testa e la zampa anteriore sinistra.
Rasatura, ricerca della vena, inserimento dell'ago, prelievo del sangue... Tutto tra mugolii e ringhi che nulla lasciavano all'immaginazione. Ma i prelievo non è andato a buon fine perché il gatto riusciva ugualmente a divincolarsi. Allorché il veterinario mi guarda...
"Signora, oltre al sangue dovrei prelevare anche l'urina con un catetere..."
"Dottore, faccia Lei come meglio crede."
Così quella bestia di un bestione si è beccato l'anestesia. Mi rendo conto che si è trattato di una soluzione estrema, ma non c'era proprio altro modo per verificare le sue condizioni di salute ed eseguire i prelievi.
Oggi sono andata a ritirare l'esito degli esami: si tratta di FIC, o cistite idiopatica felina. Si tratta di un processo infiammatorio delle basse vie urinarie del gatto che insorge quando l'animale subisce uno stress od uno shock emotivo. Solitamente si risolve da solo ed infatti da ieri il comportamento di Tesla è tornato normale.
"Sa dottore, temevo che il problema fosse dovuo all'età. Ormai il gatto ha 10 anni."
"Ma è giovane! Pensi che ho pazienti di 24 anni d'età..."
Viva Tesla! Lunga vita a Tesla!
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