La luce del mattino
e grida di operai
sul dito un maggiolino
è primavera ormai.
E apro le finestre,
il glicine è già qui
il mondo si riveste come ogni lunedì.
E l'orizzonte è libero come un amante che
fa il grande senza accorgersi che prigioniero è
Dimentica, dimentica che il dispiacere scivola
la mia paura è vivere, uscire, amare e ridere
e non volare adesso giù...
(Dimentica - Umberto Tozzi)
"Vivi che la vita è una aggrappati al cuore non fermarti mai non hanno prezzo i sogni che hai, non darli via". Pooh
lunedì 28 febbraio 2011
giovedì 24 febbraio 2011
La finestra della felicità
"C'è una strada nel centro della mia città / dove i portici fanno ombra..." cantano i Pooh nel brano "Santa Lucia". A Bologna, in Via Piella, c'è quella che viene chiamata "La Finestra della Felicità", una vera e propria finestrella che da sotto il portico permette di affacciarsi su di uno scorcio di Bologna a cui non siamo più abituati, quello dei canali. Il capoluogo emiliano-romagnolo fu centro di commerci navali durante il XIII secolo, ma dei canali d'acqua che la percorrevano ne sopravvivono ben pochi, ormai quasi tutti ricoperti dall'asfalto a cominciare dai primi anni del '900.
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La cistite idiopatica felina (FIC)
"Hei ma che ha il gatto? Entra ed esce di continuo dalla betoniera!"
"Non so. Non è che magari è un po' stitico? Stasera aggiunerò dell'olio d'oliva alla pappa..."
"Hum... direi di no... per averla fatta, l'ha fatta."
E così è andata avanti per tutto il fine settimana, con la pantera che entrava ed usciva dalla sabbietta senza pace, a depositare qualche goccia di pipì, a tornare verso il divano, per poi ripensarci su e fare dietrofront nella betoniera.
E' subito sorto il sospetto di una cistite, così martedì Tesla ed io siamo andati dal veterinario. Già memore delle precedenti visite, ero preparata al peggio. Ma ogni volta è comunque impressionante.
Depositata la gabbietta sul tavolo del medico, Tesla ha cominciato subito a mettere in chiaro la situazione: quel posto non gli piaceva ed intendeva vendere cara la pelle. Quindi sono cominciati i brontolii che ben presto sono diventati dei ringhi.
Vista la mole ed l'evidente pericolosità del gatto, il veterinario ha preparato un sedativo e lo ha iniettato velocemente cercando di riportarsi via tutte le falangi.
"Ok, ora aspettiamo 10 minuti.
Passati 10 minuti...
"E' addormentato?"
"Hem... no... veramente è solo seduto... e continua a ringhiarmi contro..."
Seconda iniezione di sedativo.
Dopo altri 10 minuti fnalmente siamo riusciti ad estrarre Tesla dal trasportino. Per limitare i danni all nostre estremità il veterinario gli ha tagliato le unghie, con la sottoscritta che quasi abbracciava il gatto nel tentativo di tenerlo fermo (ebbene sì, era ancora sveglio!).
"Ma che strano nome Tesla... mi ricorda qualcosa..."
"Era uno scienziato serbo del '900. Ed è l'unità di misura dell'induzione magnetica."
"Ah..."
Vista l'impossibilità di eseguire serenamente un prelievo del sangue, allora si è proceduto ad una vera e propria "vestizione" della pantera: museruola e sacca contenitiva da cui spuntavano solo la testa e la zampa anteriore sinistra.
Rasatura, ricerca della vena, inserimento dell'ago, prelievo del sangue... Tutto tra mugolii e ringhi che nulla lasciavano all'immaginazione. Ma i prelievo non è andato a buon fine perché il gatto riusciva ugualmente a divincolarsi. Allorché il veterinario mi guarda...
"Signora, oltre al sangue dovrei prelevare anche l'urina con un catetere..."
"Dottore, faccia Lei come meglio crede."
Così quella bestia di un bestione si è beccato l'anestesia. Mi rendo conto che si è trattato di una soluzione estrema, ma non c'era proprio altro modo per verificare le sue condizioni di salute ed eseguire i prelievi.
Oggi sono andata a ritirare l'esito degli esami: si tratta di FIC, o cistite idiopatica felina. Si tratta di un processo infiammatorio delle basse vie urinarie del gatto che insorge quando l'animale subisce uno stress od uno shock emotivo. Solitamente si risolve da solo ed infatti da ieri il comportamento di Tesla è tornato normale.
"Sa dottore, temevo che il problema fosse dovuo all'età. Ormai il gatto ha 10 anni."
"Ma è giovane! Pensi che ho pazienti di 24 anni d'età..."
Viva Tesla! Lunga vita a Tesla!
"Non so. Non è che magari è un po' stitico? Stasera aggiunerò dell'olio d'oliva alla pappa..."
"Hum... direi di no... per averla fatta, l'ha fatta."
E così è andata avanti per tutto il fine settimana, con la pantera che entrava ed usciva dalla sabbietta senza pace, a depositare qualche goccia di pipì, a tornare verso il divano, per poi ripensarci su e fare dietrofront nella betoniera.
E' subito sorto il sospetto di una cistite, così martedì Tesla ed io siamo andati dal veterinario. Già memore delle precedenti visite, ero preparata al peggio. Ma ogni volta è comunque impressionante.
Depositata la gabbietta sul tavolo del medico, Tesla ha cominciato subito a mettere in chiaro la situazione: quel posto non gli piaceva ed intendeva vendere cara la pelle. Quindi sono cominciati i brontolii che ben presto sono diventati dei ringhi.
Vista la mole ed l'evidente pericolosità del gatto, il veterinario ha preparato un sedativo e lo ha iniettato velocemente cercando di riportarsi via tutte le falangi.
"Ok, ora aspettiamo 10 minuti.
Passati 10 minuti...
"E' addormentato?"
"Hem... no... veramente è solo seduto... e continua a ringhiarmi contro..."
Seconda iniezione di sedativo.
Dopo altri 10 minuti fnalmente siamo riusciti ad estrarre Tesla dal trasportino. Per limitare i danni all nostre estremità il veterinario gli ha tagliato le unghie, con la sottoscritta che quasi abbracciava il gatto nel tentativo di tenerlo fermo (ebbene sì, era ancora sveglio!).
"Ma che strano nome Tesla... mi ricorda qualcosa..."
"Era uno scienziato serbo del '900. Ed è l'unità di misura dell'induzione magnetica."
"Ah..."
Vista l'impossibilità di eseguire serenamente un prelievo del sangue, allora si è proceduto ad una vera e propria "vestizione" della pantera: museruola e sacca contenitiva da cui spuntavano solo la testa e la zampa anteriore sinistra.
Rasatura, ricerca della vena, inserimento dell'ago, prelievo del sangue... Tutto tra mugolii e ringhi che nulla lasciavano all'immaginazione. Ma i prelievo non è andato a buon fine perché il gatto riusciva ugualmente a divincolarsi. Allorché il veterinario mi guarda...
"Signora, oltre al sangue dovrei prelevare anche l'urina con un catetere..."
"Dottore, faccia Lei come meglio crede."
Così quella bestia di un bestione si è beccato l'anestesia. Mi rendo conto che si è trattato di una soluzione estrema, ma non c'era proprio altro modo per verificare le sue condizioni di salute ed eseguire i prelievi.
Oggi sono andata a ritirare l'esito degli esami: si tratta di FIC, o cistite idiopatica felina. Si tratta di un processo infiammatorio delle basse vie urinarie del gatto che insorge quando l'animale subisce uno stress od uno shock emotivo. Solitamente si risolve da solo ed infatti da ieri il comportamento di Tesla è tornato normale.
"Sa dottore, temevo che il problema fosse dovuo all'età. Ormai il gatto ha 10 anni."
"Ma è giovane! Pensi che ho pazienti di 24 anni d'età..."
Viva Tesla! Lunga vita a Tesla!
mercoledì 23 febbraio 2011
Per un amico: "Don't stop"
Don't stop - Fleetwood Mac
If you wake up and don't want to smile,
If it takes just a little while,
Open your eyes and look at the day,
You'll see things in a different way.
Don't stop, thinking about tomorrow,
Don't stop, it'll soon be here,
It'll be, better than before,
Yesterday's gone, yesterday's gone.
Why not think about times to come,
And not about the things that you've done,
If your life was bad to you,
Just think what tomorrow will do.
Don't stop, thinking about tomorrow,
Don't stop, it'll soon be here,
It'll be, better than before,
Yesterday's gone, yesterday's gone.
All I want is to see you smile,
If it takes just a little while,
I know you don't believe that it's true,
I never meant any harm to you.
Don't stop, thinking about tomorrow,
Don't stop, it'll soon be here,
It'll be, better than before,
Yesterday's gone, yesterday's gone.
Don't you look back,
Don't you look back.
If you wake up and don't want to smile,
If it takes just a little while,
Open your eyes and look at the day,
You'll see things in a different way.
Don't stop, thinking about tomorrow,
Don't stop, it'll soon be here,
It'll be, better than before,
Yesterday's gone, yesterday's gone.
Why not think about times to come,
And not about the things that you've done,
If your life was bad to you,
Just think what tomorrow will do.
Don't stop, thinking about tomorrow,
Don't stop, it'll soon be here,
It'll be, better than before,
Yesterday's gone, yesterday's gone.
All I want is to see you smile,
If it takes just a little while,
I know you don't believe that it's true,
I never meant any harm to you.
Don't stop, thinking about tomorrow,
Don't stop, it'll soon be here,
It'll be, better than before,
Yesterday's gone, yesterday's gone.
Don't you look back,
Don't you look back.
domenica 20 febbraio 2011
Per la serie vorrei ma non posso...
Dei ferraresi si è soliti dire che siano maragli. Un fondo di verità ci deve essere.
Ecco una minicar fotografata nel parcheggio del quartiere fieristico di Ferrara. Gli interni erano all'altezza delle rifiniture esterne..
Ecco una minicar fotografata nel parcheggio del quartiere fieristico di Ferrara. Gli interni erano all'altezza delle rifiniture esterne..
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sabato 19 febbraio 2011
Esperimenti in cucina: sushi e tramezzini
Ieri sera mi sono cimentata con il sushi, per la precisione i maki. Il ripieno è a base di riso (ovviamente), surimi di granchio, carota e cetriolo. Devo perfezionare la tecnica di arrotolatura nell'alga nori.
Al centro sono palette di riso ricoperte da salmone affumicato; ho evitato quello fresco perché non ho avuto modo di andare in pescheria.
Per il marmocchietto invece tramezzini sagomati con stampigliata su di una faccia Topolino, sull'altro lato Minnie. Ripieno con maionese, prosciutto cotto e sottiletta. Piatto di Ben 10 su tovaglietta di "Enterprise" (le passioni di casa si mescolano).
Per ottenere l'effetto ho utilizzato una formina acquistata tramite Ebay da un rivenditori di accessori per la prepararzione di piatti in stle bento.
Al centro sono palette di riso ricoperte da salmone affumicato; ho evitato quello fresco perché non ho avuto modo di andare in pescheria.
Per ottenere l'effetto ho utilizzato una formina acquistata tramite Ebay da un rivenditori di accessori per la prepararzione di piatti in stle bento.
Mucche
SITUAZIONE
Sei da sempre un allevatore di bestiame, e hai due mucche nella tua stalla. Quello che succede poi dipende fortemente dalla forma di governo dello stato in cui vivi
FEUDALESIMO
Hai due mucche. Il tuo signore si prende parte del latte.
SOCIALISMO PURO
Hai due mucche. Il governo le prende e le mette in una stalla insieme alle mucche di tutti gli altri. Tu devi prenderti cura di tutte le mucche, insieme con tutti gli altri. Il governo ti da esattamente il latte di cui hai bisogno.
SOCIALISMO BUROCRATICO
Hai due mucche. Il governo le prende e le mette in una stalla insieme alle mucche di tutti gli altri. A prendersi cura di loro è un gruppo di ex allevatori di polli. Tu devi prenderti cura delle galline prese agli ex allevatori di polli. Il governo ti da esattamente il latte e le uova di cui i regolamenti stabiliscono che hai bisogno.
FASCISMO
Hai due mucche. Il governo le prende entrambe, ti assume perché te ne prenda cura e ti vende il latte.
COMUNISMO PURO
Hai due mucche. I tuoi vicini ti aiutano a prendertene cura e tutti insieme vi dividete il latte.
COMUNISMO RUSSO
Hai due mucche. Tu devi prendertene cura, ma il governo si prende tutto il latte.
DITTATURA
Hai due mucche. Il governo le prende entrambe e ti spara.
DEMOCRAZIA DI SINGAPORE
Hai due mucche. Il governo ti multa per il possesso non autorizzato di due animali da stalla in un appartamento.
REGIME MILITARE
Hai due mucche. Il governo le prende entrambe e ti arruola nell'esercito.
DEMOCRAZIA PURA
Hai due mucche. I tuoi vicini decidono chi si prende il latte.
DEMOCRAZIA RAPPRESENTATIVA
Hai due mucche. I tuoi vicini nominano qualcuno perché decida chi si prende il latte.
DEMOCRAZIA AMERICANA
Il governo promette di darti due mucche se lo voti. Dopo le elezioni, il presidente è messo sotto impeachment per aver speculato sui "futures" bovini. La stampa ribattezza lo scandalo "Cowgate".
DEMOCRAZIA INGLESE
Hai due mucche. Le nutri con cervello di pecora e loro impazziscono. Il governo non fa nulla.
BUROCRAZIA
Hai due mucche. All'inizio il governo stabilisce come le devi nutrire e quando le puoi mungere. Poi ti paga per non mungerle. In seguito le prende entrambe, ne uccide una, munge l'altra e ne butta via il latte. Alla fine ti costringe a riempire alcuni moduli per denunciare le mucche mancanti.
DEMOCRAZIA EUROPEA
Hai due mucche. La commissione europea decide quale regolazione deve essere applicata per la mungitura e l'alimentazione. Se non ce n'é neanche una, ne inventa qualcuna. Non ti paga per mungere le mucche. Prende entrambe le mucche, ne fa fuori una, munge l'altra e versa il latte nella fogna. Poi ti richiede di compilare il modulo per la mucca smarrita.
ANARCHIA
Hai due mucche. O le vendi a un prezzo equo, oppure i tuoi vicini provano a ucciderti per prendersi le mucche.
CAPITALISMO
Hai due mucche. Ne vendi una e ti compri un toro. La tua mandria si moltiplica e l'economia prospera. Vendi la mandria e vivi di rendita.
CAPITALISMO DI HONG KONG
Hai due mucche. Ne vendi tre alla tua società per azioni, usando le lettere di credito aperte da tuo cognato presso la banca. Poi avvii uno scambio debito azioni con un'offerta pubblica, e riesci a riprenderti tutte e quattro le mucche con uno sgravio fiscale per il mantenimento di cinque mucche. I diritti sul latte di sei mucche sono trasferiti tramite un intermediario panamense a una compagnia delle Isole Cayman di proprietà dell'azionista di maggioranza, che rivende alla tua SPA i diritti sul latte di tutte e sette le mucche. Il bilancio annuale afferma che la societa è proprietaria di otto mucche, con un'opzione sull'acquisto di un'altra. Nel frattempo tu uccidi le due mucche perché il latte e cattivo.
AMBIENTALISMO
Hai due mucche. Il governo ti vieta sia di mungerle che di ucciderle.
FEMMINISMO
Hai due mucche. Loro si sposano e adottano un vitellino.
TOTALITARISMO
Hai due mucche. Il governo le prende e nega che siano mai esistite. Il latte è messo fuori legge.
POLITICAL CORRECTNESS
Sei in rapporto (il concetto di "proprietà" è simbolo di un passato fallocentrico, guerrafondaio e intollerante) con due bovini di diversa età (ma altrettanto preziosi per la società) e di genere non specificato.
CONTROCULTURA
Ehi, capo... tipo che ci stanno due mucche... Oh! Devi proprio farti un tiro di 'sto latte !
SURREALISMO
Hai due giraffe. Il governo ti costringe a prendere lezioni di fisarmonica.
Sei da sempre un allevatore di bestiame, e hai due mucche nella tua stalla. Quello che succede poi dipende fortemente dalla forma di governo dello stato in cui vivi
FEUDALESIMO
Hai due mucche. Il tuo signore si prende parte del latte.
SOCIALISMO PURO
Hai due mucche. Il governo le prende e le mette in una stalla insieme alle mucche di tutti gli altri. Tu devi prenderti cura di tutte le mucche, insieme con tutti gli altri. Il governo ti da esattamente il latte di cui hai bisogno.
SOCIALISMO BUROCRATICO
Hai due mucche. Il governo le prende e le mette in una stalla insieme alle mucche di tutti gli altri. A prendersi cura di loro è un gruppo di ex allevatori di polli. Tu devi prenderti cura delle galline prese agli ex allevatori di polli. Il governo ti da esattamente il latte e le uova di cui i regolamenti stabiliscono che hai bisogno.
FASCISMO
Hai due mucche. Il governo le prende entrambe, ti assume perché te ne prenda cura e ti vende il latte.
COMUNISMO PURO
Hai due mucche. I tuoi vicini ti aiutano a prendertene cura e tutti insieme vi dividete il latte.
COMUNISMO RUSSO
Hai due mucche. Tu devi prendertene cura, ma il governo si prende tutto il latte.
DITTATURA
Hai due mucche. Il governo le prende entrambe e ti spara.
DEMOCRAZIA DI SINGAPORE
Hai due mucche. Il governo ti multa per il possesso non autorizzato di due animali da stalla in un appartamento.
REGIME MILITARE
Hai due mucche. Il governo le prende entrambe e ti arruola nell'esercito.
DEMOCRAZIA PURA
Hai due mucche. I tuoi vicini decidono chi si prende il latte.
DEMOCRAZIA RAPPRESENTATIVA
Hai due mucche. I tuoi vicini nominano qualcuno perché decida chi si prende il latte.
DEMOCRAZIA AMERICANA
Il governo promette di darti due mucche se lo voti. Dopo le elezioni, il presidente è messo sotto impeachment per aver speculato sui "futures" bovini. La stampa ribattezza lo scandalo "Cowgate".
DEMOCRAZIA INGLESE
Hai due mucche. Le nutri con cervello di pecora e loro impazziscono. Il governo non fa nulla.
BUROCRAZIA
Hai due mucche. All'inizio il governo stabilisce come le devi nutrire e quando le puoi mungere. Poi ti paga per non mungerle. In seguito le prende entrambe, ne uccide una, munge l'altra e ne butta via il latte. Alla fine ti costringe a riempire alcuni moduli per denunciare le mucche mancanti.
DEMOCRAZIA EUROPEA
Hai due mucche. La commissione europea decide quale regolazione deve essere applicata per la mungitura e l'alimentazione. Se non ce n'é neanche una, ne inventa qualcuna. Non ti paga per mungere le mucche. Prende entrambe le mucche, ne fa fuori una, munge l'altra e versa il latte nella fogna. Poi ti richiede di compilare il modulo per la mucca smarrita.
ANARCHIA
Hai due mucche. O le vendi a un prezzo equo, oppure i tuoi vicini provano a ucciderti per prendersi le mucche.
CAPITALISMO
Hai due mucche. Ne vendi una e ti compri un toro. La tua mandria si moltiplica e l'economia prospera. Vendi la mandria e vivi di rendita.
CAPITALISMO DI HONG KONG
Hai due mucche. Ne vendi tre alla tua società per azioni, usando le lettere di credito aperte da tuo cognato presso la banca. Poi avvii uno scambio debito azioni con un'offerta pubblica, e riesci a riprenderti tutte e quattro le mucche con uno sgravio fiscale per il mantenimento di cinque mucche. I diritti sul latte di sei mucche sono trasferiti tramite un intermediario panamense a una compagnia delle Isole Cayman di proprietà dell'azionista di maggioranza, che rivende alla tua SPA i diritti sul latte di tutte e sette le mucche. Il bilancio annuale afferma che la societa è proprietaria di otto mucche, con un'opzione sull'acquisto di un'altra. Nel frattempo tu uccidi le due mucche perché il latte e cattivo.
AMBIENTALISMO
Hai due mucche. Il governo ti vieta sia di mungerle che di ucciderle.
FEMMINISMO
Hai due mucche. Loro si sposano e adottano un vitellino.
TOTALITARISMO
Hai due mucche. Il governo le prende e nega che siano mai esistite. Il latte è messo fuori legge.
POLITICAL CORRECTNESS
Sei in rapporto (il concetto di "proprietà" è simbolo di un passato fallocentrico, guerrafondaio e intollerante) con due bovini di diversa età (ma altrettanto preziosi per la società) e di genere non specificato.
CONTROCULTURA
Ehi, capo... tipo che ci stanno due mucche... Oh! Devi proprio farti un tiro di 'sto latte !
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Hai due giraffe. Il governo ti costringe a prendere lezioni di fisarmonica.
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Scemo, vero?
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venerdì 18 febbraio 2011
martedì 15 febbraio 2011
Dove Comincia il Sole Tour - Bologna 14.02.2011
Ieri sera è stato finalmente il mio turno di assistere dal vivo all'esibizione dei Pooh, organizzata presso il Teatro Europa di Bologna.
Un misto di aspettativa, eccitazione e felicità mi hanno accompagnata per tutta la giornata fino a quando non è giunto l'agognato momento di sedermi sulla poltroncina in seconda fila, prenotata dal novembre scorso.
Nell'attesa che il palco si popolasse ho osservato la miriade di volti che riempivano il teatro: persone di ogni età e provenienza, miriadi di storie ed eperienze, tutti riuniti lì per ascoltare tre ragazzi che da anni riempiono di melodia le nostre giornate. Alla mia destra il moroso armato di santa pazienza, alla mia sinistra una signora bionda con un'amica, nella fila dietro la compagna di Battaglia con la bimba.
Unico rammarico: non aver potuto portare con me una macchina fotografica decente. Ho fatto qualche scatto con risultati assai modesti...
L'esibizione è cominciata in pompa magna con il brano "Dove comincia il sole", cavallo di battaglia dell'omonimo album, un ritorno al rock sinfonico delle origini. La scenografia ha rispettato le mie aspettative, imponente, piena di luce colorata. Alle spalle dei musicisti l'enorme logo arabescato dell'album, potenti fasci di luce ad illuminare la scena con i colori più adatti per il brano del momento. Il lungo assolo di Dodi Battaglia, con le sue espressioni concentrate, le note che si diffondevano nel teatro... un'atmosfera magica che ha fornito ulteriori (ma non necessarie) conferme della maestria del chitarrista.
Per l'esecuzione di "L'aquila e il falco" è sceso dall'alto uno scudo e colori vermigli hanno tinto il palco durante l'esibizione di Red Canzian.
La scaletta è proseguita con "Musica", "Amica mia", "Un anno in più che non hai", "Isabel".
Una brevissima pausa ha visto i tre Pooh pronunciare qualche frase rivolta al pubblico. Ha cominciato Roby Facchinetti, seguito da Dodi Battaglia che ha accennato alla loro rinascita come musicisti dopo l'addio di Stefano D'Orazio. Red Canzian invece ci ha apostrofati con un "At salut Bulogna!".
Il medley con cui è proseguito lo spettacolo era composto da "Canterò per te", "Io sono vivo", "L'altra donna". Di quest'ultimo brano mi stupisce sempre l'itensità con cui Dodi la interpreta, forse è la canzone in cui esprime al meglio se stesso come cantante.
Red ha mandato in sollucchero il pubblico femminile con "Stare senza di te", Roby ha dato tutto se stesso con "La donna del mio amico". La piena allegria è tornata con "Giorni infiniti" in versione medley.
Roby ha introdotto "Il tempo, una donna, la città" parlando degli anni '70 e del rock pop sinfonico che li ha caratterizzati. Ha raccontato di come Valerio Negrini abbia saputo trasformare un suo sogno nel testo della canzone.
"Il tempo, una donna, la città" è uno dei brani che amo cantare e sentirlo per la prima volta dal vivo mi ha datto letteralmente la pelle d'oca sia per l'intensità del testo che per la musica: hanno saputo creare atmosfere uniche e nitide, come pennellate che hanno definito sulla tela musicale le immagini oniriche di Negrini.
A seguire è stata eseguita la seconda parte (quella strumentale) di "Parsifal".
Durante la pausa la signora alla mia sinistra si è complimentata con me perché conosco tutte le canzoni dei Pooh a memoria e solo allora mi sono resa conto di essere quasi senza voce...
I 3 ragazzi sono risaliti sul palco e fianco a fianco hanno interpretato "Solo voci", un brano a cappella pubblicato nell'album "Tropico del Nord". E' seguita la versione acustica di "Uomini soli ", mentre "La gabbia" è stata presentata in versione medley (peccato).
Ancora una volta brividi si sono rincorsi lungo la colonna vertebrale quando Roby ha dato il via a "Viva" e Battaglia ha fatto letteralmente correre... se non volare... le dita sulla chitarra.
Di nuovo una brevissima pausa, in cui Red ha affermato che "la musica è Dio che sorride all'uomo". Ha poi presentato i tre elementi a supporto del gruppo: Danilo Ballo alle tastiere, Ludovico Vagnone alle chitarre, Phil Mer alla batteria. "Reporter" è stata dedicata ad Ilaria Alpi.
Poi "Fammi sognare ancora" e "Il cuore tra le mani", sempre dal nuovo album. Quest'ultimo brano Dodi lo ha dedicato alla compagna, per la quale è stato scritto. Poi "Vento nell'anima", al termine del quale Roby ha affermato che "chi ascolta la musica non si sente mai solo".
Red ha ringraziato per la regia delle luci Fabi Cricco e la regia audio di Renato Cantele.
Dodi si è soffermato sul dottor Zamboni di Ferrara e la sua sperimentazione "Brave Dreams" volta a limitare i danni prodotti dalla sclerosi multipla: le vene ostruite se ripulite fanno tornare le persone alla vita normale. L'associazione CCSVIR era presente per promuovere una raccolta fondi a favore della sperimentazione, partita nei paesi esteri ma non in Italia.
La musica è rientrata in carreggiata con "Amici per sempre", "Stai con me", "Non siamo in pericolo" (versione medley) e "Chi fermerà la musica", al termine del quale Phil Mer si è esibito in un assolo di batteria. Poi un medley composto dai cavalli di battaglia "Pronto, buongiorno è la sveglia" e "Piccola Katy" (entrambe in versione acustica), "Tanta voglia di lei", "Quando una lei va via", "Noi due nel mondo e nell'anima", "Dammi solo un minuto", "Notte a sorpresa", "Nascerò con te", "Il cielo è blu sopra le nuvole", "Pensiero".
"Questo sono io" è stato l'ultimo brano, eseguito da un Roby Facchinetti che nel finale è stato assai intenso.
Il concerto si è concluso con i tre Pooh in un stretto abbraccio saltellante, commovente e prova di quanto i tre ragazzi siano ancora uniti e decisi a portare avanti il loro discorso di musica e poesia.
Un misto di aspettativa, eccitazione e felicità mi hanno accompagnata per tutta la giornata fino a quando non è giunto l'agognato momento di sedermi sulla poltroncina in seconda fila, prenotata dal novembre scorso.
Nell'attesa che il palco si popolasse ho osservato la miriade di volti che riempivano il teatro: persone di ogni età e provenienza, miriadi di storie ed eperienze, tutti riuniti lì per ascoltare tre ragazzi che da anni riempiono di melodia le nostre giornate. Alla mia destra il moroso armato di santa pazienza, alla mia sinistra una signora bionda con un'amica, nella fila dietro la compagna di Battaglia con la bimba.
Unico rammarico: non aver potuto portare con me una macchina fotografica decente. Ho fatto qualche scatto con risultati assai modesti...
L'esibizione è cominciata in pompa magna con il brano "Dove comincia il sole", cavallo di battaglia dell'omonimo album, un ritorno al rock sinfonico delle origini. La scenografia ha rispettato le mie aspettative, imponente, piena di luce colorata. Alle spalle dei musicisti l'enorme logo arabescato dell'album, potenti fasci di luce ad illuminare la scena con i colori più adatti per il brano del momento. Il lungo assolo di Dodi Battaglia, con le sue espressioni concentrate, le note che si diffondevano nel teatro... un'atmosfera magica che ha fornito ulteriori (ma non necessarie) conferme della maestria del chitarrista.
Per l'esecuzione di "L'aquila e il falco" è sceso dall'alto uno scudo e colori vermigli hanno tinto il palco durante l'esibizione di Red Canzian.
La scaletta è proseguita con "Musica", "Amica mia", "Un anno in più che non hai", "Isabel".
Una brevissima pausa ha visto i tre Pooh pronunciare qualche frase rivolta al pubblico. Ha cominciato Roby Facchinetti, seguito da Dodi Battaglia che ha accennato alla loro rinascita come musicisti dopo l'addio di Stefano D'Orazio. Red Canzian invece ci ha apostrofati con un "At salut Bulogna!".
Il medley con cui è proseguito lo spettacolo era composto da "Canterò per te", "Io sono vivo", "L'altra donna". Di quest'ultimo brano mi stupisce sempre l'itensità con cui Dodi la interpreta, forse è la canzone in cui esprime al meglio se stesso come cantante.
Red ha mandato in sollucchero il pubblico femminile con "Stare senza di te", Roby ha dato tutto se stesso con "La donna del mio amico". La piena allegria è tornata con "Giorni infiniti" in versione medley.
Roby ha introdotto "Il tempo, una donna, la città" parlando degli anni '70 e del rock pop sinfonico che li ha caratterizzati. Ha raccontato di come Valerio Negrini abbia saputo trasformare un suo sogno nel testo della canzone.
"Il tempo, una donna, la città" è uno dei brani che amo cantare e sentirlo per la prima volta dal vivo mi ha datto letteralmente la pelle d'oca sia per l'intensità del testo che per la musica: hanno saputo creare atmosfere uniche e nitide, come pennellate che hanno definito sulla tela musicale le immagini oniriche di Negrini.
A seguire è stata eseguita la seconda parte (quella strumentale) di "Parsifal".
Durante la pausa la signora alla mia sinistra si è complimentata con me perché conosco tutte le canzoni dei Pooh a memoria e solo allora mi sono resa conto di essere quasi senza voce...
I 3 ragazzi sono risaliti sul palco e fianco a fianco hanno interpretato "Solo voci", un brano a cappella pubblicato nell'album "Tropico del Nord". E' seguita la versione acustica di "Uomini soli ", mentre "La gabbia" è stata presentata in versione medley (peccato).
Ancora una volta brividi si sono rincorsi lungo la colonna vertebrale quando Roby ha dato il via a "Viva" e Battaglia ha fatto letteralmente correre... se non volare... le dita sulla chitarra.
Di nuovo una brevissima pausa, in cui Red ha affermato che "la musica è Dio che sorride all'uomo". Ha poi presentato i tre elementi a supporto del gruppo: Danilo Ballo alle tastiere, Ludovico Vagnone alle chitarre, Phil Mer alla batteria. "Reporter" è stata dedicata ad Ilaria Alpi.
Poi "Fammi sognare ancora" e "Il cuore tra le mani", sempre dal nuovo album. Quest'ultimo brano Dodi lo ha dedicato alla compagna, per la quale è stato scritto. Poi "Vento nell'anima", al termine del quale Roby ha affermato che "chi ascolta la musica non si sente mai solo".
Red ha ringraziato per la regia delle luci Fabi Cricco e la regia audio di Renato Cantele.
Dodi si è soffermato sul dottor Zamboni di Ferrara e la sua sperimentazione "Brave Dreams" volta a limitare i danni prodotti dalla sclerosi multipla: le vene ostruite se ripulite fanno tornare le persone alla vita normale. L'associazione CCSVIR era presente per promuovere una raccolta fondi a favore della sperimentazione, partita nei paesi esteri ma non in Italia.
La musica è rientrata in carreggiata con "Amici per sempre", "Stai con me", "Non siamo in pericolo" (versione medley) e "Chi fermerà la musica", al termine del quale Phil Mer si è esibito in un assolo di batteria. Poi un medley composto dai cavalli di battaglia "Pronto, buongiorno è la sveglia" e "Piccola Katy" (entrambe in versione acustica), "Tanta voglia di lei", "Quando una lei va via", "Noi due nel mondo e nell'anima", "Dammi solo un minuto", "Notte a sorpresa", "Nascerò con te", "Il cielo è blu sopra le nuvole", "Pensiero".
"Questo sono io" è stato l'ultimo brano, eseguito da un Roby Facchinetti che nel finale è stato assai intenso.
Il concerto si è concluso con i tre Pooh in un stretto abbraccio saltellante, commovente e prova di quanto i tre ragazzi siano ancora uniti e decisi a portare avanti il loro discorso di musica e poesia.
Le emozioni, le sensazioni, la felicità che i Pooh hanno saputo regalarmi nel breve arco di una serata non hanno prezzo, non sono ripetibili in altro modo che tornando ad ascoltarli dal vivo. Il mio cuore ha battutto all'unisono insieme a tanti altri, ha vibrato di affetto per tre artisti che da metà della mia vita sono la colonna sonora delle mie giornate.
Un grazie a loro per quanto hanno saputo creare in tutti questi anni.
"Lei nella luna stasera,
lei che domani lavora,
lei che sei tante e nessuna
mentre stanno smontando la scena.
Cara sconosciuta con un bacio sulle dita
e gli occhi curiosi che brillano
Carica di musica tu fai fotografie
Pensi ad altre lettere ad altre poesie..."
("Cara sconosciuta" - LP Tropico del Nord - 1983)
lei che domani lavora,
lei che sei tante e nessuna
mentre stanno smontando la scena.
Cara sconosciuta con un bacio sulle dita
e gli occhi curiosi che brillano
Carica di musica tu fai fotografie
Pensi ad altre lettere ad altre poesie..."
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domenica 13 febbraio 2011
Tartarughe divine
E' stato annunciato per giugo 2011 la pubblicazione in italia di "Small Gods" di Sir Terry Pratchett. Editore Salani, titolo "Tartarughe divine".
venerdì 11 febbraio 2011
"Good Omens" è pronto per la TV?
Sembra che finalmente ci siano progessi sul lungamente discusso adattamento di "Good Omens", il romanzo pubblicato nel 1990 da Sir Terry Pratchett e Neil Gaiman, in Italia noto con il titolo "Buona Apocalisse a tutti!".
Secondo la rivista SFX, Sir Pratchett ha rivelato a SFX Weekender 2 che il romanzo è destinato ad essere adattato per una serie televisiva divisa in quattro parti. Anche se Sir Pratchett non ha fornito ulteriori dettagli, il blog di Terry Jones riferisce che il regista (e attore, storico, scrittore ed ex membro dei Monty Python) e lo sceneggiatore Gavin Scott stanno "chiacchierando" in merito all'adattamento del libro.
Le prime voci riguardanti la trasposizione del romanzo risalgono al 1999, quando il regista Terry Gilliam ed il collaboratore Tony Grisoni vennero incaricati di adattare "Good Omens" per il grande schermo con un costo di 50 milioni di dollari. Gilliam aveva intenzione di iniziare le riprese nell'aprile del 2002, ma tutto si risolse in un nulla di fatto per mancanza di fondi. Nel 2008 il regista si è dichiarato ottimista in merito al progetto, ma senza che nulla di effettivo accadesse.
Fonte: http://spinoff.comicbookresources.com/2011/02/09/is-good-omens-heading-to-tv/
Secondo la rivista SFX, Sir Pratchett ha rivelato a SFX Weekender 2 che il romanzo è destinato ad essere adattato per una serie televisiva divisa in quattro parti. Anche se Sir Pratchett non ha fornito ulteriori dettagli, il blog di Terry Jones riferisce che il regista (e attore, storico, scrittore ed ex membro dei Monty Python) e lo sceneggiatore Gavin Scott stanno "chiacchierando" in merito all'adattamento del libro.
Le prime voci riguardanti la trasposizione del romanzo risalgono al 1999, quando il regista Terry Gilliam ed il collaboratore Tony Grisoni vennero incaricati di adattare "Good Omens" per il grande schermo con un costo di 50 milioni di dollari. Gilliam aveva intenzione di iniziare le riprese nell'aprile del 2002, ma tutto si risolse in un nulla di fatto per mancanza di fondi. Nel 2008 il regista si è dichiarato ottimista in merito al progetto, ma senza che nulla di effettivo accadesse.
Fonte: http://spinoff.comicbookresources.com/2011/02/09/is-good-omens-heading-to-tv/
Sir Terry Pratchett sollecita maggiore attività di ricerca per l'Alzheimer e la demenza
La demenza ha bisogno dello stesso tipo di ricerca impiegata nella lotta contro l'HIV negli anni '80, ha sostenuto il 9 febbraio 2011 Sir Terry Pratchett, sofferente per il morbo di Alzheimer.
Sir Pratchett ha dichiarato:
Fonte: www.pressandjournal.co.uk/Article.aspx/2127563?UserKey=
Sir Pratchett ha dichiarato:
"L'Alzheimer è un gran numero di piccole tragedie che di solito si svolgono a porte chiuse, per cui a dispetto del numero di persone che vivono con esso, il mondo non ci fa molto caso.Il dottor Donald Mowat, ricercatore all'Università di Aberdeen e coordinatore dell'Alzheimer’s Research UK ha sostenuto la sua sollecitazione di fare della ricerca sulla demenza una priorità assoluta, ed un sondaggio per l'Alzheimer's Research Trust ha mostrato che la popolazione scozzese teme tale malattia più del cancro ed addirittura della morte.La demenza non è una componente normale dell'invecchiamento, ma è causata da malattie del cervello che si possono affrontare. Occorrono però maggiori investimenti nella ricerca per ottenere le giuste risposte.
Quando il mondo è stato sconvolto dall'HIV negli anni '80, abbiamo visto un programma di ricerca che ha aiutato enormemente. Ora abbiamo bisogno dello stesso tipo di azione aggressiva sulla demenza".
Foto di Eddie Jim
Fonte: www.pressandjournal.co.uk/Article.aspx/2127563?UserKey=
venerdì 4 febbraio 2011
Feeling Good
Feeling Good - Nina Simone
Birds flying high
You know how I feel
Sun in the sky
You know how I feel
Reeds driftin' on by
You know how I feel
It's a new dawn
It's a new day
It's a new life
For me
And I'm feeling good
Fish in the sea
You know how I feel
River running free
You know how I feel
Blossom in the tree
You know how I feel
It's a new dawn
It's a new day
It's a new life
For me
And I'm feeling good
Dragonfly out in the sun you know what I mean, don't you know
Butterflies all havin' fun you know what I mean
Sleep in peace when the day is done
And this old world is a new world
And a bold world
For me
Stars when you shine
You know how I feel
Scent of the pine
You know how I feel
Yeah freedom is mine
And I know how I feel
It's a new dawn
It's a new day
It's a new life
For me
And I'm feeling good
Birds flying high
You know how I feel
Sun in the sky
You know how I feel
Reeds driftin' on by
You know how I feel
It's a new dawn
It's a new day
It's a new life
For me
And I'm feeling good
Fish in the sea
You know how I feel
River running free
You know how I feel
Blossom in the tree
You know how I feel
It's a new dawn
It's a new day
It's a new life
For me
And I'm feeling good
Dragonfly out in the sun you know what I mean, don't you know
Butterflies all havin' fun you know what I mean
Sleep in peace when the day is done
And this old world is a new world
And a bold world
For me
Stars when you shine
You know how I feel
Scent of the pine
You know how I feel
Yeah freedom is mine
And I know how I feel
It's a new dawn
It's a new day
It's a new life
For me
And I'm feeling good
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martedì 1 febbraio 2011
L'invito di Red Cazian al VeganFest
Tramite una video intervista il bassista dei Pooh Red Canzian ha invitato tutti gli appassionati al VeganFest organizzato per il 22/25 aprile 2011 a Camaiore (Lucca).
Nel video Canzian racconta come è nata la sua scelta di seguire un regime alimentare vegano:
Fonte: www.alternativasostenibile.it/articolo/red-canzian-invita-al-veganfest-3101.html
Nel video Canzian racconta come è nata la sua scelta di seguire un regime alimentare vegano:
«Sono diventato vegano per una scelta etica, non salutistica [...] è una scelta che mi fa star bene, mi rende più sereno. Incontro la gente che mi dice "Ma come ti vedo bene! Hai una luce diversa" e io credo che questa luce non sia solo un fatto fisico ma il discorso è che, se ti rendi conto di essere un pochino meno ingombrante in questo mondo con la tua presenza nei confronti degli altri esseri viventi, che sono anche gli animali, credo faccia stare meglio».Per informazioni: http://www.veganfest.it/
Fonte: www.alternativasostenibile.it/articolo/red-canzian-invita-al-veganfest-3101.html
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