Certi giorni si è in mezzo al rumore ma si è sordi, si parla ma si è muti.
Si pensano ragonamenti vuoti e gesti immobili conducono al termine di una giornata che non è stata vissuta.
Certi giorni verrebbe da prendere la propria anima, alzare un sasso nel bosco più folto e nasondercela sotto.
"Vivi che la vita è una aggrappati al cuore non fermarti mai non hanno prezzo i sogni che hai, non darli via". Pooh
mercoledì 27 giugno 2012
lunedì 25 giugno 2012
I Pooh al TGR Veneto
A partire dal minuto 15:25 una intervista ai Pooh andata in onda sabato
scorso e realizzata presso l'hotel di Montegrotto Terme che per un mese li ha ospitati
durante la preparazione del nuovo album e della copertina.
In sottofondo un loro arrangiamento di "L'altra donna".
TGR - TG Veneto Edizione delle 14.00
In sottofondo un loro arrangiamento di "L'altra donna".
TGR - TG Veneto Edizione delle 14.00
sabato 23 giugno 2012
Pooh: quali brani potrebbero essere riproposti con l'orchestra?
In una recente intervista i Pooh ( http://michaelapensierinelblu.blogspot.com/2012/06/pooh-tre-settimane-alla-riscoperta-dei.html ) hanno affermato che durante il tour in programma a partire da novembre verranno riproposti anche brani datati, supportati dall'orchestra filarmonica (la Ensemble Symphony Orchestra) così come per i nuovi pezzi che andranno a comporre il nuovo album previsto per ottobre.
Uno dei brani scelti è talmente lontano negli anni da avere costretto i Pooh a cercarne su Internet il testo. Mi sono domandata quale brano possa essere. I tre ragazzi ripresenteranno brani del periodo Lucariello oppure si spingeranno più indietro?
Dando una veloce scorsa alla loro discografia ecco le canzoni che a mio parere non sfigurerebbero presentate in versione orchestrale...
- PER QUELLI COME NOI : Brennero 66
- CONTRASTO: Resto con lei, Il tempio dell'amore, In silenzio, E dopo questa notte
- MEMORIE: La fata della Luna, Solo nel mondo
- Goodbye Madama Butterfly
- OPERA PRIMA: Opera prima
Ho preso in considerazione il periodo beat fermandomi al primo album sotto etichetta CBS. Potendo scegliere, vorrei tanto poter ascoltare "Goodbye Madama Butterfly".
Uno dei brani scelti è talmente lontano negli anni da avere costretto i Pooh a cercarne su Internet il testo. Mi sono domandata quale brano possa essere. I tre ragazzi ripresenteranno brani del periodo Lucariello oppure si spingeranno più indietro?
Dando una veloce scorsa alla loro discografia ecco le canzoni che a mio parere non sfigurerebbero presentate in versione orchestrale...
- PER QUELLI COME NOI : Brennero 66
- CONTRASTO: Resto con lei, Il tempio dell'amore, In silenzio, E dopo questa notte
- MEMORIE: La fata della Luna, Solo nel mondo
- Goodbye Madama Butterfly
- OPERA PRIMA: Opera prima
Ho preso in considerazione il periodo beat fermandomi al primo album sotto etichetta CBS. Potendo scegliere, vorrei tanto poter ascoltare "Goodbye Madama Butterfly".
Pooh: in negozio i primi sei album dell'operazione Legend
Nell'intento di rispolverare gli archivi ed il catalogo tramite l'iniziativa "Legend", i Pooh hanno dato il via alla ridistribuzione sul mercato degli album che costituiscono il loro repertorio, rimasterizzati.
Si comincerà martedì 26 giugno con gli album "Aloha", "Oasi", "Uomini Soli", "Il Colore dei Pensieri", "Asia non Asia" e "Giorni infiniti".
Fonte: www.pooh.it
Si comincerà martedì 26 giugno con gli album "Aloha", "Oasi", "Uomini Soli", "Il Colore dei Pensieri", "Asia non Asia" e "Giorni infiniti".
Fonte: www.pooh.it
Pooh: tre settimane alla riscoperta dei brani del prossimo tour
L'estate è appena cominciata ma è già da alcune settimane che i Pooh lavorano alla realizzazione del nuovo album, la cui pubblicazione è prevista per ottobre, mentre a novembre comincerà il tour.
A Montegrotto Terme Facchinetti, Battaglia e Canzian hanno soggiornato tre settimane, per poi tornare a Milano in sala di registrazione. In quella location collinare sono nate le bozze per la copertina.
Durante il prossimo tour la band verrà coadiuvata dalla Ensemble Symphony Orchestra, diretta dal maestro Giacomo Loprieno ed hanno dichiarato: «Il difficile e il bello del lavoro è la compenetrazione tra le due diverse anime. Non siamo una band accompagnata da un’orchestra, puntiamo alla fusione musicale».
Oltre alle canzoni del nuovo album verranno riproposti anche brani composti nei primi anni di attività del gruppo, precisa Battaglia: «Nella versione originale i nostri primi brani avevano già il supporto dell’orchestra: era più un accompagnamento che una fusione, ed era lo stile dell’epoca. Li abbiamo ripresi e arrangiati con l’orchestra di trenta elementi. Canzoni che oggi hanno 40 anni potrebbero essere state scritte ieri. Eravamo molto avanti, probabilmente». Facchinetti aggiunge: «E ci siamo anche accorti che la nostra scrittura si presta all’esecuzione orchestrale, perché strutturalmente è aperta, con melodie adatte a un accompagnamento impegnativo».
Alcuni brani risalgono ad un passato così lontano da non riuscire a ricordarne le parole, come ha confessato Canzian: «Ha dell’incredibile, ma ce lo siamo stampati da internet perché nessuno dei tre ricordava come faceva esattamente il testo».
Presso l'albergo che ospitava i Pooh la sala conferenze è stata trasformata in sala d'incisione ed insieme ai tre cantanti hanno lavorato il batterista Phil Mer e l’arrangiatore Danilo Ballo.
Fonti: http://nuovavenezia.gelocal.it/cronaca/2012/06/23/news/nel-rifugio-segreto-dei-pooh-dove-nasce-il-nuovo-album-1.5302332
www.pooh.it
A Montegrotto Terme Facchinetti, Battaglia e Canzian hanno soggiornato tre settimane, per poi tornare a Milano in sala di registrazione. In quella location collinare sono nate le bozze per la copertina.
Durante il prossimo tour la band verrà coadiuvata dalla Ensemble Symphony Orchestra, diretta dal maestro Giacomo Loprieno ed hanno dichiarato: «Il difficile e il bello del lavoro è la compenetrazione tra le due diverse anime. Non siamo una band accompagnata da un’orchestra, puntiamo alla fusione musicale».
Oltre alle canzoni del nuovo album verranno riproposti anche brani composti nei primi anni di attività del gruppo, precisa Battaglia: «Nella versione originale i nostri primi brani avevano già il supporto dell’orchestra: era più un accompagnamento che una fusione, ed era lo stile dell’epoca. Li abbiamo ripresi e arrangiati con l’orchestra di trenta elementi. Canzoni che oggi hanno 40 anni potrebbero essere state scritte ieri. Eravamo molto avanti, probabilmente». Facchinetti aggiunge: «E ci siamo anche accorti che la nostra scrittura si presta all’esecuzione orchestrale, perché strutturalmente è aperta, con melodie adatte a un accompagnamento impegnativo».
Alcuni brani risalgono ad un passato così lontano da non riuscire a ricordarne le parole, come ha confessato Canzian: «Ha dell’incredibile, ma ce lo siamo stampati da internet perché nessuno dei tre ricordava come faceva esattamente il testo».
Presso l'albergo che ospitava i Pooh la sala conferenze è stata trasformata in sala d'incisione ed insieme ai tre cantanti hanno lavorato il batterista Phil Mer e l’arrangiatore Danilo Ballo.
Fonti: http://nuovavenezia.gelocal.it/cronaca/2012/06/23/news/nel-rifugio-segreto-dei-pooh-dove-nasce-il-nuovo-album-1.5302332
www.pooh.it
martedì 12 giugno 2012
Sir Terry Pratchett e le "Streghe di una notte di mezza estate"
Abituati come siamo, PURTROPPO, qui in Italia a ricevere col contagocce le pubblicazioni tradotte (spesso impropriamente) dello scrittore britannico Sir Terry Pratchett, non può che far piacere ai fan non avezzi alla lingua inglese la notizia della diffusione nelle librerie di un romanzo datato 1992 "Lords and Ladies", tradotto in "Streghe di una notte di mezza estate".
Quattordicesimo romanzo della saga di Discworld ed il quarto dedicato alle streghe, così ne parla la quarta di copertina:
Quattordicesimo romanzo della saga di Discworld ed il quarto dedicato alle streghe, così ne parla la quarta di copertina:
Sin dai tempi più remoti, elfi e fatine hanno riempito di sé fiabe e racconti, saltellando leggiadramente tra i mondi per esaudire i desideri degli umani, trasformare zucche in carrozze e persuadere principi distratti a sposare fanciulle perse nei boschi. Be', sono tutte balle. Gli elfi sono meravigliosi perché incutono meraviglia; stupefacenti perché stupiscono; maliardi perché emanano malia; incantevoli perché fanno incantesimi; pazzeschi perché fanno impazzire la gente. Chi ha detto che sono buoni? Gli elfi sono cattivi. E per colmo di sfortuna stanno tornando a Lancre, dove non ci sono più streghe, a parte Nonna Weatherwax, Tata Ogg e Magrat Garlick. Che dovranno sudare sette camicie, indossare numerose armature, volare a cavallo di una scopa insieme a un nano e trasformarsi in sciame di api per cavarsela e salvare Mondo Disco...Buona lettura (sperando che questa volta non si siano dimenticati intere pagine del romanzo, come è avvenuto in occasione della pubblicazione di "Streghe all'estero"...).
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Terry Pratchett
martedì 5 giugno 2012
I Pooh al 25 giugno al concertone di solidarietà al Dall’Ara di Bologna a favore dei terremotati
Sant'Agostino (Ferrara), 4 giugno 2012 - «SONO venuto a cercare un mio parente, dopo il terremoto. E a vedere con i miei occhi». La cosa allucinante, dice, «sono le case spostate, tutte quelle costruite sull’argine del fiume». Dodi Battaglia, cappellino in testa, maglietta rosa e occhiali da sole d’ordinanza (ha compiuto 61 anni venerdì), cammina per la piazza della Pace cercando Marino. Marino Battaglia. L’ultimo rimasto (della sua numerosissima famiglia) che ancora vive nel Ferrarese.
Appartiene a questa terra?
«Sì. I miei, dalla parte di mio padre, sono di San Carlo. Mio nonno aveva 13 fratelli, quasi tutti maschi; abitavano qui».
Ed è venuto a cercarle, queste radici.
«Sabato ero a casa con amici, a Bologna; guardavamo le immagini del sisma. Ma non mi bastava. Volevo vedere con i miei occhi. Rendermi conto. E poi cercare un mio parente. So che vive ancora a San Carlo».
Che cosa ha fatto?
«Mi sono messo a girare per la piazza, nella zona rossa. Chiedevo di lui alla gente, tutti lo conoscono. E lì mi sono reso conto in quale strana situazione ci siamo trovati, noi che pensavamo di non essere una regione sismica».
Fa impressione.
«Le case spostate, quelle costruite sull’argine del fiume, le crepe nelle strade. Sono rimasto a bocca aperta»
Lo ha trovato Marino?
«No. Era stato portato via dopo la prima scossa, in ospedale: è ultranovantenne, non si era sentito bene. Poi mi hanno detto che adesso vive in un albergo a Ferrara. Ieri (domenica, ndr) mi ha chiamato dall’hotel. Era contento che l’avessi cercato. E l’ho messo in contatto con mia zia».
I valori, nei momenti difficili, tornano nel giusto ordine.
«È così. Mentre ero lì sono andato anche alla tendopoli e ho conosciuto tutti volontari della protezione civile dell’Aquila: fantastici. Sono arrivato in un momento in cui c’era all’opera un gruppo di animatori per i bambini, con una forza fisica straordinaria».
Gli sfollati l’hanno riconosciuta?
«Io sono una persona mite, non mi sono fatto annunciare; era un’esigenza interiore. Ho visto la cucina, ho fatto un giro, le foto. Ma le persone mi fermavano comunque: lo sappiamo che hai dei parenti qua, dicevano».
Ha intonato qualcosa?
«Non mi sono esibito. Ma gli animatori lanciavano: non restare chiuso qui... E i bimbi: pensieroooooo... È stato bellissimo».
E scoppia in un gran sorriso.
Cos’ha portato a casa?
«Mi è rimasta nel cuore la dignità, la non-rassegnazione della gente, affrontata a occhi aperti. Ora spero solo che quello che ho sentito sulle trivellazioni non sia vero. Sarebbero state azioni criminali... »
Ci sarete anche voi il 25 giugno al concertone di solidarietà al Dall’Ara di Bologna?
«Ci hanno contattati e lo faremo, certo. Assieme a mio figlio Daniele, poi, devolveremo la metà degli incassi dello spettacolo agli Arcimboldi di Milano ai cittadini di San Carlo, direttamente sul loro conto». Solo così, dice, «sarò sicuro che i soldi arriveranno dove servono davvero». Solo così.
Benedetta Salsi
Fonte: http://m.ilrestodelcarlino.it/ferrara/cronaca/2012/06/05/724028-terremoto-dodi-battaglia-pooh-san-carlo.shtml
Appartiene a questa terra?
«Sì. I miei, dalla parte di mio padre, sono di San Carlo. Mio nonno aveva 13 fratelli, quasi tutti maschi; abitavano qui».
Ed è venuto a cercarle, queste radici.
«Sabato ero a casa con amici, a Bologna; guardavamo le immagini del sisma. Ma non mi bastava. Volevo vedere con i miei occhi. Rendermi conto. E poi cercare un mio parente. So che vive ancora a San Carlo».
Che cosa ha fatto?
«Mi sono messo a girare per la piazza, nella zona rossa. Chiedevo di lui alla gente, tutti lo conoscono. E lì mi sono reso conto in quale strana situazione ci siamo trovati, noi che pensavamo di non essere una regione sismica».
Fa impressione.
«Le case spostate, quelle costruite sull’argine del fiume, le crepe nelle strade. Sono rimasto a bocca aperta»
Lo ha trovato Marino?
«No. Era stato portato via dopo la prima scossa, in ospedale: è ultranovantenne, non si era sentito bene. Poi mi hanno detto che adesso vive in un albergo a Ferrara. Ieri (domenica, ndr) mi ha chiamato dall’hotel. Era contento che l’avessi cercato. E l’ho messo in contatto con mia zia».
I valori, nei momenti difficili, tornano nel giusto ordine.
«È così. Mentre ero lì sono andato anche alla tendopoli e ho conosciuto tutti volontari della protezione civile dell’Aquila: fantastici. Sono arrivato in un momento in cui c’era all’opera un gruppo di animatori per i bambini, con una forza fisica straordinaria».
Gli sfollati l’hanno riconosciuta?
«Io sono una persona mite, non mi sono fatto annunciare; era un’esigenza interiore. Ho visto la cucina, ho fatto un giro, le foto. Ma le persone mi fermavano comunque: lo sappiamo che hai dei parenti qua, dicevano».
Ha intonato qualcosa?
«Non mi sono esibito. Ma gli animatori lanciavano: non restare chiuso qui... E i bimbi: pensieroooooo... È stato bellissimo».
E scoppia in un gran sorriso.
Cos’ha portato a casa?
«Mi è rimasta nel cuore la dignità, la non-rassegnazione della gente, affrontata a occhi aperti. Ora spero solo che quello che ho sentito sulle trivellazioni non sia vero. Sarebbero state azioni criminali... »
Ci sarete anche voi il 25 giugno al concertone di solidarietà al Dall’Ara di Bologna?
«Ci hanno contattati e lo faremo, certo. Assieme a mio figlio Daniele, poi, devolveremo la metà degli incassi dello spettacolo agli Arcimboldi di Milano ai cittadini di San Carlo, direttamente sul loro conto». Solo così, dice, «sarò sicuro che i soldi arriveranno dove servono davvero». Solo così.
Benedetta Salsi
Fonte: http://m.ilrestodelcarlino.it/ferrara/cronaca/2012/06/05/724028-terremoto-dodi-battaglia-pooh-san-carlo.shtml
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