"Vivi che la vita è una aggrappati al cuore non fermarti mai non hanno prezzo i sogni che hai, non darli via". Pooh

mercoledì 23 giugno 2004

Numeri da circo su 4 ruote

Mi muovo molto in auto, quotidianamente percorro circa 80 km per andare in ufficio e tornare a casina. Mi capita quindi di assistere a numeri degni del Circo Togni eseguiti da auto e qualche volta da TIR. Numeri che certe volte io stessa devo eseguire per mantenere sana la mia auto e la mia personcina. La strada è una giungla!
Ecco una veloce rassegna delle cose noiose e delle autentiche VACCATE che certi automobilisti tendono a fare a (purtroppo) cuor leggero e che mettono alla prova i miei riflessi, nonché rizzare i capelli sulla testa o più semplicemente brontolare...

Abbaglianti accesi: È giustissimo tenere le luci attive di giorno perché aumentano la probabilità di essere individuati da chi ci viene incontro e da chi è dietro di noi, ma è ASSOLUTAMENTE fastidioso usare gli abbaglianti. Che accidente te ne fai? Trafiggi la pupilla del disgraziato costretto ad incrociarti e basta!

Fendinebbia acceso: Alcuni sembrano essere convinti del fatto che un sottile velo di nebbia sia presente anche alle 16:00 di metà luglio. E così ci si becca sto insistente fanale rosso che ti fissa dal retro dell'auto che ti precede, manco fosse l'occhio di Sauron che ti scruta per capire se sei il portatore dell'Anello...

Freccia spenta: Probabilmente nelle maggior parte delle auto in circolazione sul suolo italiano sulla levetta che permette di azionare quelle simpaticissime lucette intermittenti color arancio è appeso un talloncino con su scritto «CHI TOCCA MUORE!». È una convinzione maturata in me dopo aver constatato quanto raramente l'automobilista si ricordi di far sapere al suo prossimo dove abbia intenzione di andare. O forse si tratta di persone talmente riservate che non intendono far sapere agli altri dove si stanno dirigendo... del resto a me cosa me ne può mai fregare se stai per sorpassare un'auto o se devi girare a sinistra...

Specchietto retrovisore: Grande novità: tale accessorio non serve solo a controllare stato del trucco e dei capelli, ma pure per rendersi conto che alle nostre spalle c'è un intero mondo in movimento che ragiona ed agisce (ma non sempre viene rispettato questo ordine) indipendentemente da noi. Quindi se ad un certo punto della tua esistenza decidi che è giunto il momento di smettere di leggere la targa dell'auto che ti precede e che vuoi sorpassarla, prima di buttarti sulla sinistra (magari non inserendo la freccia) controlla che dietro di te non ci sia già un povero disgraziato in fase di sorpasso! Eviterai di trovarti un cofano magistralmente incastonato nel tuo baule...

STOP: È scritto bello in grande, a caratteri cubitali. 150 metri prima vieni messo al corrente della sua esistenza. Un bellissimo cartello rosso che crea un punto di colore fenomenale nel paesaggio urbano, in campagna, al mare, in montagna ti notifica (se per caso non te ne fossi ancora reso conto) che davanti a quell'accidente di striscia bianca TI DEVI FERMARE e non procedere per la tua strada come se nulla fosse! Ma forse "dare la precedenza" è un insieme di vocali e consonanti che suona in modo strano e di cui non ricordi il significato...

Sorpasso: Ammettiamolo: quando siamo al volante ci sentiamo per certi versi padroni della nostra auto e dominatori del manto stradale. Alcuni vengono pure assaliti da una certa euforia e si sentono pronti ad affrontare il tragitto che li separa dall'ufficio o dal negozio di alimentari come se si trattasse di un rally, o come se la loro fosse la velocità ideale da adottare ed il restante blocco di auto che si presenta davanti al suo cammino rappresentasse una colossale lumaca cui far mangiare la polvere. Ma certe volte devi anche renderti conto che non è fisicamente possibile sorpassare chi ti precede e ti accorgerai che clacsonare e sfanalare chi ti sta davanti mentre è preceduto da un TIR ed un pullman, e nel contempo dalla corsia opposta provengono senza sosta auto e motociclette, non serve assolutamente a velocizzare l'andatura. Anzi, fa girare parecchio gli ammennicoli...

Ecco una piccola rassegna delle principali peripezie stradali in cui mio malgrado sono stata coinvolta...

• TIR in retromarcia nel bel mezzo di un incrocio perché non si è reso conto di non aver rispettato lo STOP. Ed io mi ritrovo con l'accartocciamento di parte del mio cofano.

• Auto che svolta a sinistra senza segnalare, tagliandomi così la strada mentre sono in fase di sorpasso. Inchiodata e lancio di improperi vari, tra qui l'augurio di beccarsi l'herpes nelle zone intime (se è fastidioso almeno quanto quello sulle labbra, ne vale la pena!).

• Auto che sorpassa senza segnalare e senza controllare lo specchietto retrovisore, mentre sono in fase di sorpasso. Altra inchiodata e rapida consultazione del campionario di coliti e loro varianti in grado di mettere in seria difficoltà la vita sociale di chi è al volante di quell'auto.

• Veicolo che non dà la precedenza. Ennesima inchiodata ed una ovazione mentale al meccanico che fa la manutenzione alla mia auto. Ma il giorno del mio compleanno di quest'anno mi è costato il catapultamento in avanti della mia torta per la mia festa con conseguente ed irreparabile slittamento della frutta e della crema dallo strato di pan di spagna su cui erano state sapientemente adagiate. Mi hai in parte rovinato la festa, testa di cavolo!

• Furgone che mi viene incontro ed ondeggia, invadendo in parte la mia carreggiata. Mi sposto sulla destra per non ritrovarmelo incastonato nel mio sedile, ma dopo chilometri e chilometri di aperta campagna mi ritrovo all'altezza dell'unico gard-rail dell'intero tragitto e vi grattugio contro lo sportello destro. Ovviamente il furgone scompare all'orizzonte.

• Un'auto che mi viene incontro decide che è cosa buona e giusta svoltare a destra (la mia, ovviamente) senza segnalare e senza darmi la precedenza. Il furgone che è dietro di lui si sorprende quanto me della cosa, inchioda, sbanda, punta nella mia direzione ma l'autista con una sterzata che ha del miracoloso riesce a riprendere il controllo del veicolo. Avrei tanto voluto poter scendere per baciare quell'uomo e ringraziarlo per aver salvato la pelle di entrambi.

Giunti al termine di questa lunga lista di amenità vi sarete detti «Embé?». Embé nulla. Il mio è stato solo un modo per ricordarvi che l'auto è sì un mezzo indispensabile per spostarsi, ma come ogni strumento se non viene usato nel modo appropriato può trasformarsi in qualcosa di pericoloso, in questo caso una bara su ruote. Ormai mi sono rassegnata a dover essere prudente non solo per me stessa ma anche per gli altri, tenendo d'occhio chiunque sia in prossimità della mia auto e sfruttando tutte le facoltà in mio possesso (pure quelle paragnostiche, ammesso che ne possieda) per cercare di prevedere quali possano essere le sue intenzioni. Ma il consiglio più grosso che mi sento di darvi é

MANTENETE LA DISTANZA DI SICUREZZA!

Non immaginate quante volte questo semplice accorgimento mi abbia impedito di mettermi nei pasticci...

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